La storia
Le origini
L'Istituto Bortolo Belotti è collocato all'interno di un edificio originariamente di proprietà delle "Pie Istituzioni Botta" e che in passato aveva ospitato l'Istituto S. Carlo, fondato nel 1816 a Bergamo da don Carlo Botta. Tale Istituto era destinato a "ricovero per fanciulli miserabili, traviati e abbandonati", ragazzi che, per svariati motivi, in quel tempo vivevano privi di assistenza e istruzione. L'Istituto non si limitava solo a provvedere all'emergenza contingente, ma preparava i suoi fanciulli a un inserimento dignitoso e positivo nella società. A tale scopo si era dotato di officine e laboratori nei quali i ragazzi imparavano mestieri artigianali quali il fabbro, il falegname, il sarto, il calzolaio. Oltre ad apprendere le attività pratiche, i ragazzi venivano anche istruiti a leggere e a scrivere grazie alla presenza di insegnanti che fornivano loro una minima cultura di base. Questo insigne esempio di filantropia era stato uno dei primi nel suo genere in Italia.
Evoluzione dei percorsi
L'istituto Belotti nasce nel 1978. Inizialmente erano presenti gli indirizzi Amministrativo e Programmatori. Nel tempo in seguito alle riforme degli ordinamenti furono istituiti i corsi IGEA (Ragioneria tradizionale), ERICA (Indirizzo con tre lingue straniere) e MERCURIO (ex indirizzo Programmatori).
Oggi l'Istituto Tecnico Commerciale ospita gli indirizzi AFM (Amministrazione Finanza e Marketing) , RIM (Relazioni Internazionali per il Marketing) e SIA (Sistemi Informativi Aziendali).
A partire dall'anno scolastico 2018-2019 è presente il Liceo delle Scienze Umane - Opzione Economico Sociale con curvatura Giuridico Internazionale. Tale curvatura nasce dall'esigenza di creare un nuovo profilo che porti il mondo nelle aule di scuola e doti gli allievi dei linguaggi necessari per "leggerlo" e interpretarlo. I percorsi liceali afferenti alle Scienze umane, come quello Economico-sociale, forniscono allo studente gli strumenti culturali e metodologici per una comprensione approfondita della relatà, affinché egli si ponga, con atteggiamento razionale, creativo, progettuale e critico di fronte alle situazioni, ai fenomeni e ai problemi, ed acquisisca conoscenze, aabilità e competenze coerenti con le capacità e le scelte personali e adeguate sia al proseguimento degli studi di ordine superiore sia all'inserimento nella vita sociale.